RIVISTA ON-LINE DI CULTURA E TURISMO
- FEBBRAIO 2018 -
HOME - Bridge Italia - Libri - Andria L’orto di Pietro Zito È qui che nascono i suoi piatti pluripremiati
Libri
Andria
L’orto di Pietro Zito
È qui che nascono i suoi piatti pluripremiati
Ai bordi del Parco dell’Alta Murgia, nel piccolo borgo di Montegrosso, sorge Antichi Sapori, il ristorante dello chef Pietro Zito che ha raccolto negli anni un impressionante numero di riconoscimenti nazionali e internazionali.
Cucina contadina e di stagione, realizzata solo con prodotti a chilometri zero, la scelta vincente che ha promosso anche una fiorente microeconomia locale
di Olimpia Ruffo
CONDIVIDI Facebook Twitter

Montegrosso (Andria). L'orto di Pietro Zito

      Di Pietro Zito e del suo ristorante, Antichi Sapori, avevo sentito parlare per la prima volta da un amico americano la cui competenza in fatto di cucina è leggendaria. I suoi tour in Italia e nel mondo seguono la via lattea delle stelle Michelin e le chiocciole di Slow Food. “Il locale è semplice e quasi spartano ma il ristorante di Zito è il migliore d’Italia e certamente uno dei migliori del mondo”, mi aveva detto. Mi ero incuriosita sul serio e avevo programmato di raggiungere appena possibile il piccolissimo paese, Montegrosso di Andria, poche case coloniche, solo 190 abitanti (!), ai bordi del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, in campagna, in mezzo al nulla. Ma a pochi chilometri da una delle gemme di Puglia, quel Castel del Monte che con la sua storia, i suoi misteri e il suo fascino è il monumento principe dell’intera regione. 
      Prenotare ad Antichi Sapori non è facile, è sempre pieno. Ma alla fine, chiamando con un ragionevole anticipo, ci sono riuscita.
      Ad accoglierti, accanto ad un personale gentile ed efficiente c’è proprio lui, Pietro Zito, gigante dagli occhi chiari e il sorriso aperto. Schivo, riservato, sembra non dare importanza al poderoso elenco di premi e riconoscimenti che lo collocano nel gotha degli chef più apprezzati d’Italia. Il locale, che ha aperto nel 1992, è “Chiocciola Slow Food” dal 1994 ad oggi; per il Gambero Rosso è tra le tre migliori Trattorie d’Italia e “Tre Gamberi” dal 2000 ad oggi; innumerevoli guide e istituzioni culinarie lo hanno insignito del titolo di “Miglior ristorante di Puglia” e “Migliore Osteria d’Italia”; per The Guardian di Londra, quello consumato ad Antichi Sapori e tra i “Ten Most Memorable Meals in Italy”; altri riconoscimenti sono venuti in e dall’America e dal Giappone; tutti i maggiori media nazionali (televisioni, quotidiani, periodici) che si occupano di cucina gli hanno riservato ampi servizi. Ciononostante lo chef Pietro Zito si considera “un contadino con cucina”; l’eccellenza della sua cucina è strettamente legata alla terra, alla tradizione contadina. Si tratta di cucina “povera”, fatta rispettando ricette tradizionali, solo con prodotti di stagione e di assoluta eccellenza, rigorosamente a chilometri zero. È questo il punto forte di questo ristorante pluripremiato. Il mitico orto di Pietro Zito è infatti a non più di qualche metro dal suo locale. 15.000 metri quadrati a cui viene rivolta una cura minuziosa e in cui vengono rispettati i cicli produttivi della madre terra. Un paradiso di ortaggi e verdure, con un’incredibile gamma di erbe aromatiche, sullo sfondo degli ulivi, naturalmente, e con uno spazio riservato a galline allevate a terra e in libertà che forniscono uova di giornata. Incisa nella pietra di un piccolo muro una frase che esprime in sintesi la filosofia del locale: “Mangiare è un gesto agricolo”.
      Autentico cultore della filosofia Slow Food, con genitori e nonni contadini che gli hanno fornito una rigorosa competenza, Zito, con talento e creatività e con la decisione imprescindibile di non lasciare il suo luogo d’origine, ha dato vita a una florida microeconomia locale che si è sviluppata attorno al suo ristorante ed al suo orto. Piccoli fornitori locali hanno così trovato un immediato e costante sbocco sul mercato. È lui personalmente a selezionare tutti i prodotti e tutto ciò che non proviene dal suo orto è comunque di produzione locale, come i formaggi, tra cui deliziosi caciocavalli e burrate che provengono da masserie vicine.
      Il locale è essenziale ma con un’atmosfera calda e accogliente. Il cibo è indescrivibile. A cominciare dalle bruschette, servite in apertura, calde. Semplice pane casereccio tostato e ricoperto solo d’un filo d’olio extravergine, locale naturalmente. I finocchi appena raccolti dall’orto, teneri e con un profumo inebriante. Tanti piccoli assaggi per sperimentare gusti diversi e poi i piatti scelti dal cliente. Crema di funghi cardoncelli, spaghettoni con rape e baccalà, parmigiana di zucca, formaggi deliziosi, fino a un trionfo di dolci. Il tutto accompagnato da squisiti vini pugliesi. 
      Sapori semplici e sublimi. Per un’esperienza gastronomica indimenticabile.
Altri articoli
Cultura   Eugenio Barba Tra vita, pensiero e pratica teatrale Cultura   Mark Bradford e Wade Guyton L’arte americana milionaria che spopola anche in Italia Cultura   “La povertà è sessista” I giovani ambasciatori di ONE a Parigi contro la povertà estrema Cultura   L’origine mediorientale del vetro soffiato, vanto di Venezia Cultura   “Tu non conosci il Sud” La cultura del Sud riparte da Otranto Cultura   Quelle donne del Sud che raccontano il mondo Cultura   Andy Warhol L’intramontabile guru della Pop Art Cultura   “Angeli e santi tra Chicago e Baltimora” Scambi culturali tra l’Università di Bari e gli USA Cultura   Quelle contadine commosse la prima volta che videro il mare… Cultura   La mia Puglia vista dall’ONU Cultura   Quaranta giovani italiani con ONE per la lotta alla fame nel mondo Cultura   “American Dreamers” Il nuovo sogno di undici artisti americani in mostra a Firenze Cultura   Il progetto Fulbright? Una straordinaria opportunità di scambi culturali
Libri   Neanche l’amore trasforma la Borsa dei destini Libri   E il sogno di conquista si trasformò nel miraggio di un deserto Libri   Il Gargano di Joseph Libri   La tragedia di Mattmark Un libro per non dimenticare Libri   Viaggio tra i giardini d’Italia Libri   Quando ad indagare sul “tempo” è la poesia Libri   Tra le tempeste della vita vince la forza di un cuore amorevole Libri   Quella valle del Gargano così ricca di un passato da non dimenticare Libri   Grottaglie e le sue ceramiche attraverso la vita del benefattore Vincenzo Calò Libri   Ottant’anni di cultura gioiosa Libri   Quell’assedio del Sergente Romano come in un film Libri   Magnifici ottanta Libri   San Marco in Lamis vista dal suo campanile Libri   Il grande amore per la splendida Castro Libri   Meglio non tornare… Le lettere tra Italia e America durante la Prima Guerra Mondiale Libri   Storia di un poeta tra Puglia e America Libri   Morire di lavoro sotto il sole di Puglia Libri   Quando gli oggetti dimenticati raccontano la vita Libri   Masserie di Puglia Viaggio nella Bellezza Libri   Piccolo viaggio nel dialetto salentino… Mai pe iabbu Libri   La riscossa del Sud può iniziare dal suo “meglio” Libri   La vita, comunque! Libri   Arcobaleno di donne Libri   Tra i monti della Val d’Aosta …alla ricerca del colpevole Libri   …C’era una volta il passato Scriverne è un modo di preservarne la memoria Libri   Disordinazione e sperimentazione nelle case-museo di Ignazio Apolloni Libri   Storie salentine …alla ricerca del tempo perduto Libri   Pietro Marti, il grande alfiere della cultura del Salento Libri   Anche i tycoon piangono Libri   Se un’isola “balena” nasce una notte dal nulla… Libri   Dalla Calabria ancestrale a Roma I ricordi preziosi di tutta una vita Libri   L’importanza di riscoprire la “fraternità” Libri   Nel museo delle cere cercando il sogno di un mondo migliore Libri   Napoli “Baciata da Dio e stuprata dagli uomini” Libri   C’era una volta il padre-padrone Libri   Seconda guerra mondiale Il dramma dei caduti Libri   Tra le lagune di Savannah …per guarire Libri   Il senso del Novecento nella saga della famiglia Stille Libri   Ne La dolce vita di Fellini i germi dell’Italia di oggi Basilicata   Craco La “second life” del paese fantasma Delta del Po   Parco del Delta del Po Tra bellezze naturali e storia Bari   “Cieli americani” a Bari Verona   Verona Shakespeare la celebrò per la sua bellezza senza averla mai vista Courmayeur   Courmayeur Tutto il fascino della bassa stagione Ferrara   A Ferrara… si può ancora sognare Ferrara   “Ciak, si gira” Tra i mille set di Ferrara Musica   Porretta Soul Festival La Woodstock italiana della musica nera americana Matera   Pasolini-Matera Cinquant’anni fa il primo Vangelo nei Sassi Napoli   “Wood Stone and Friends” Al MADRE il vitalismo magico di Jimmie Durham Napoli   Miracoli d’arte a Vigna San Martino Napoli   Museo Hermann Nitsch Dall’orrore alla coscienza Bologna   Vuoi Essere FICO? A Bologna si può Bologna   Bologna “La dotta”, “La grassa”, “La rossa” Bologna   Al MAMbo in vetrina l’Arte Povera Polignano   Da Brooklyn a Polignano Dodici artisti alla conquista dell’Europa Cinema   Con The Revenant DiCaprio risorge e punta all’Oscar Cinema   Quo Vado? Quando il terrone diventa politically correct Cinema   Quando il cinema ritorna al futuro Eccellenze Italiane   Il miglior panettone milanese è… salentino San Marino   “Da Hopper a Warhol” tra le dolci colline di San Marino San Marino   San Marino Il fascino della storia tra panorami mozzafiato Torino   Reggia di Venaria Reale Il tesoro ritrovato Torino   Museo Egizio di Torino Il fascino immortale dei Faraoni Torino   “For President” La fotogenia vincerà le elezioni Padova   Così tanto… nella città dei tre “senza” Milano   EXPO 2015 Non solo cibo Milano   Le suggestioni oniriche di Joan Jonas Milano   “Autunno americano” Milano celebra gli States Milano   MILANO La metropoli è ancora “da bere” (…e “da mangiare”) Roma   “Empire State” L’epicentro dell’arte è ancora New York Venezia   Il fascino immortale della “Regina del mare” Venezia   Tante “Illumi/nazioni” con la Biennale d’Arte Rovigo   Storia e arte nella capitale del Polesine Rovigo   “Il Divisionismo, la luce del moderno” A Rovigo 200 opere in mostra