RIVISTA ON-LINE DI CULTURA E TURISMO
- FEBBRAIO 2018 -
HOME - Bridge Italia - Libri - Grottaglie e le sue ceramiche attraverso la vita del benefattore Vincenzo Calò
Libri
Grottaglie e le sue ceramiche attraverso la vita del benefattore Vincenzo Calò Un volume di Roberto Burano dedicato all’illustre medico grottagliese ne ricostruisce la vita strettamente legata alla storia delle magnifiche ceramiche della città di Raffaele Nigro
CONDIVIDI Facebook Twitter

      La storia di Grottaglie, cosa che non accade in tutte le comunità, è l’insieme di tante piccole storie. Nel senso che a formare la storia della comunità sono stati i singoli maestri d’arte ceramica, quei i maestri che nell’impegnarsi a costruire la propria fortuna hanno creato una tradizione collettiva.

      La biografia di Vincenzo Calò, poliedrico medico grottagliese vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, una creatura di quelle che oggi non siamo più abituati a incontrare, un benefattore dell’umanità, è in un volume-studio, Vincenzo Calò (Scorpione Editrice, Taranto), di Roberto Burano, scoppiettante biologo di Grottaglie, un uomo impegnato nel volontariato e dalle molte passioni: oltre che dedito alle scienze mediche è appassionato di recitazione teatrale, di studi su Federico lI di Svevia e sulla cultura e storia del paese natale. Lo accompagnano, nella ricostruzione della vita e dell’operatività di Calò, le riflessioni critiche memoriali di Guglielmo Matichecchia, già preside del locale Liceo Moscati. L’indagine, tutta di prima mano, nasce da un difficile scavo tra fogli a stampa di secondo Ottocento e di primo Novecento, tra pagine degli archivi comunali di Grottaglie e di quelli dello Stato, e segue la vita di Calò sistemandola in sei quadri narrati: dal Calò sul letto di morte e riconducibili a una serie di scene teatrali. Si parte ovviamente dal 17 novembre 1861, data di nascita dell’illustre concittadino.

      Laureatosi a soli 22 anni a Napoli in Medicina e Chirurgia con Enrico De Renzi, Calò conosce nella capitale il gesuita Felice Tanzarella, frequentando la chiesa del Gesù Nuovo, dove sono conservate le reliquie del suo concittadino, San Francesco De Geronimo. Calò avvierà una fitta rete epistolare, oggi utile a Burano per ricostruire questa sfilacciata vicenda biografica; per riportare a Grottaglie i gesuiti allontanati da Garibaldi con un decreto del 1860. Al giovane Calò capita la fortuna di avere, tra coloro che assistono nel 1883 al suo esame di laurea, due grandi della cultura nazionale del tempo, il giornalista e scrittore Ruggero Bonghi e il cardiologo e clinico Guido Baccelli. Stupito dalla preparazione del giovane, il Baccelli lo invita a iscriversi alla scuola di specializzazione in Igiene a Roma. Calò si occuperà di tumori e rientrato a Grottaglie si dedica a un apostolato medico incessante e se ottiene il rientro dei gesuiti, grazie ai quali conosce il barnabita Giovanni  Semeria, nel 1922 verrà insignito di una medaglia d’oro per quanto ha svolto, per la sua attività di medico non attaccato al denaro ma alla salute dei concittadini e per la sua vigile attenzione come membro del Consiglio d’amministrazione dell’Acquedotto Pugliese.

         Ma Calò ha un sogno particolare, secondo le teorie del berlinese professor Julius Stumpf, l’argilla è un presidio medico utile come antisettico, cicatrizzante ed energizzante. Cominciò a farne largo uso, soprattutto nelle epidemie di colera, di vaiolo e di spagnola. L’argilla era un prodotto nobile della terra ed era giusto che ogni casa ne possedesse un piccolo quantitativo, sia come mezzo medicamentoso, sia come manufatto. La ceramica, aveva notato don Vincenzo, era una passione viscerale di Cosimo, uno dei figli avuti dal matrimonio con Francesca Parabita. Di qui il passo gigantesco e folle. Un passo fatto per Cosimo ma soprattutto per accrescere la nobiltà figulina della comunità. Mentre continuava ad esercitare la medicina, versava il denaro guadagnato in un’impresa ceramica per la quale spese un milione di lire oro. Una somma enorme. L’azienda Vincenzo Calò sorse alle spalle della villa gentilizia, nel Parco delle Rimembranze, e il fondatore introdusse molte innovazioni che imposero la qualità della ceramica grottagliese a livello nazionale. Acquistò grandi macchine elettriche per frantumare la creta, sostituì con forni elettrici i vecchi forni a legna, per risparmiare agli operai tante malattie del sistema respiratorio. Da collaboratori emigrati a Corfù, a Faenza, a Castelli, ascoltava dei consigli quando rientravano in visita ai parenti e introdusse l’ingobbio di creta rossa e gli smalti naturali per rendere inattaccabili i manufatti. L’ingresso al laboratorio era in un salone adibito a esposizione permanente di vasellame. Una novità se si tiene conto dei tempi molto poveri che si attraversavano. Trasformare la produzione in qualcosa di moderno, nel rispetto della passione artigianale fu dunque un suo punto di forza.

Vincenzo Calò si ammala di quel tumore che ha studiato da giovane, i suoi infusi con argilla a nulla gli valgono se la mattina del 28 agosto 1933 si spegne, a settantuno anni. L’affetto della città per il benefattore è tale che si svolgono funerali pubblici e solenni pagati dalla cittadinanza e si propone di intitolargli la Scuola di Ceramica di Grottaglie e in Piazza Principe di Piemonte di elevargli un busto marmoreo.

Altri articoli
Cultura   Eugenio Barba Tra vita, pensiero e pratica teatrale Cultura   Mark Bradford e Wade Guyton L’arte americana milionaria che spopola anche in Italia Cultura   “La povertà è sessista” I giovani ambasciatori di ONE a Parigi contro la povertà estrema Cultura   L’origine mediorientale del vetro soffiato, vanto di Venezia Cultura   “Tu non conosci il Sud” La cultura del Sud riparte da Otranto Cultura   Quelle donne del Sud che raccontano il mondo Cultura   Andy Warhol L’intramontabile guru della Pop Art Cultura   “Angeli e santi tra Chicago e Baltimora” Scambi culturali tra l’Università di Bari e gli USA Cultura   Quelle contadine commosse la prima volta che videro il mare… Cultura   La mia Puglia vista dall’ONU Cultura   Quaranta giovani italiani con ONE per la lotta alla fame nel mondo Cultura   “American Dreamers” Il nuovo sogno di undici artisti americani in mostra a Firenze Cultura   Il progetto Fulbright? Una straordinaria opportunità di scambi culturali
Libri   Neanche l’amore trasforma la Borsa dei destini Libri   E il sogno di conquista si trasformò nel miraggio di un deserto Libri   Il Gargano di Joseph Libri   La tragedia di Mattmark Un libro per non dimenticare Libri   Viaggio tra i giardini d’Italia Libri   Quando ad indagare sul “tempo” è la poesia Libri   Tra le tempeste della vita vince la forza di un cuore amorevole Libri   Quella valle del Gargano così ricca di un passato da non dimenticare Libri   Ottant’anni di cultura gioiosa Libri   Quell’assedio del Sergente Romano come in un film Libri   Magnifici ottanta Libri   San Marco in Lamis vista dal suo campanile Libri   Il grande amore per la splendida Castro Libri   Meglio non tornare… Le lettere tra Italia e America durante la Prima Guerra Mondiale Libri   Storia di un poeta tra Puglia e America Libri   Morire di lavoro sotto il sole di Puglia Libri   Quando gli oggetti dimenticati raccontano la vita Libri   Masserie di Puglia Viaggio nella Bellezza Libri   Piccolo viaggio nel dialetto salentino… Mai pe iabbu Libri   La riscossa del Sud può iniziare dal suo “meglio” Libri   La vita, comunque! Libri   Arcobaleno di donne Libri   Tra i monti della Val d’Aosta …alla ricerca del colpevole Libri   …C’era una volta il passato Scriverne è un modo di preservarne la memoria Libri   Disordinazione e sperimentazione nelle case-museo di Ignazio Apolloni Libri   Storie salentine …alla ricerca del tempo perduto Libri   Pietro Marti, il grande alfiere della cultura del Salento Libri   Anche i tycoon piangono Libri   Se un’isola “balena” nasce una notte dal nulla… Libri   Dalla Calabria ancestrale a Roma I ricordi preziosi di tutta una vita Libri   L’importanza di riscoprire la “fraternità” Libri   Nel museo delle cere cercando il sogno di un mondo migliore Libri   Napoli “Baciata da Dio e stuprata dagli uomini” Libri   C’era una volta il padre-padrone Libri   Seconda guerra mondiale Il dramma dei caduti Libri   Tra le lagune di Savannah …per guarire Libri   Il senso del Novecento nella saga della famiglia Stille Libri   Ne La dolce vita di Fellini i germi dell’Italia di oggi Basilicata   Craco La “second life” del paese fantasma Delta del Po   Parco del Delta del Po Tra bellezze naturali e storia Bari   “Cieli americani” a Bari Verona   Verona Shakespeare la celebrò per la sua bellezza senza averla mai vista Courmayeur   Courmayeur Tutto il fascino della bassa stagione Ferrara   A Ferrara… si può ancora sognare Ferrara   “Ciak, si gira” Tra i mille set di Ferrara Musica   Porretta Soul Festival La Woodstock italiana della musica nera americana Matera   Pasolini-Matera Cinquant’anni fa il primo Vangelo nei Sassi Napoli   “Wood Stone and Friends” Al MADRE il vitalismo magico di Jimmie Durham Napoli   Miracoli d’arte a Vigna San Martino Napoli   Museo Hermann Nitsch Dall’orrore alla coscienza Bologna   Vuoi Essere FICO? A Bologna si può Bologna   Bologna “La dotta”, “La grassa”, “La rossa” Bologna   Al MAMbo in vetrina l’Arte Povera Polignano   Da Brooklyn a Polignano Dodici artisti alla conquista dell’Europa Cinema   Con The Revenant DiCaprio risorge e punta all’Oscar Cinema   Quo Vado? Quando il terrone diventa politically correct Cinema   Quando il cinema ritorna al futuro Eccellenze Italiane   Andria L’orto di Pietro Zito È qui che nascono i suoi piatti pluripremiati Eccellenze Italiane   Il miglior panettone milanese è… salentino San Marino   “Da Hopper a Warhol” tra le dolci colline di San Marino San Marino   San Marino Il fascino della storia tra panorami mozzafiato Torino   Reggia di Venaria Reale Il tesoro ritrovato Torino   Museo Egizio di Torino Il fascino immortale dei Faraoni Torino   “For President” La fotogenia vincerà le elezioni Padova   Così tanto… nella città dei tre “senza” Milano   EXPO 2015 Non solo cibo Milano   Le suggestioni oniriche di Joan Jonas Milano   “Autunno americano” Milano celebra gli States Milano   MILANO La metropoli è ancora “da bere” (…e “da mangiare”) Roma   “Empire State” L’epicentro dell’arte è ancora New York Venezia   Il fascino immortale della “Regina del mare” Venezia   Tante “Illumi/nazioni” con la Biennale d’Arte Rovigo   Storia e arte nella capitale del Polesine Rovigo   “Il Divisionismo, la luce del moderno” A Rovigo 200 opere in mostra