RIVISTA ON-LINE DI CULTURA E TURISMO
- FEBBRAIO 2018 -
HOME - Bridge Italia - Libri - Courmayeur Tutto il fascino della bassa stagione
Libri
Courmayeur
Tutto il fascino della bassa stagione
Presa d’assalto dal turismo d’alto bordo per quattro mesi all’anno, la magnifica cittadina della Valle d’Aosta torna ad essere, negli altri periodi, un tranquillo villaggio alpino.
Ed è qui, tra barretti e chiacchierate in dialetto locale, che l’autore – il giornalista e scrittore Franco Faggiani – sta ambientando il suo nuovo romanzo dedicato al “Comandante Colleoni”, guardia forestale coinvolta in mille avventure
di Franco Faggiani
CONDIVIDI Facebook Twitter

Courmayeur. Caffè della Posta. Foto gentilmente concessa da Omnia Relations

Con tutte le borgate antiche, i paesi da favola e i luoghi davvero deliziosi che ci sono sulle Alpi proprio di Courmayeur dovevi parlare?”. I miei amici ai quali avevo confidato di questo articolo su Bridge Puglia-Usa, mi avevano guardato storto. Prima perché la cittadina valdostana dell’Alta Valdigne è tra le più ‘turistiche’ dell’arco alpino. Poi perché per circa quattro mesi l’anno – uno d’estate e tre in inverno – ‘Courma’, per dirla come i vecchi commendatori lombardi, corrisponde praticamente a un pezzo di Milano traslocato ai piedi del Monte Bianco. Anche perché basta imboccare l’autostrada appena fuori dal centro direzionale meneghino e uscire dall’autostrada proprio davanti alla palazzina condominiale o alla villetta – dipende da come ci si sistema nella confusa geografia architettonica di Courmayeur – dove scaricare i bagagli. In poco più di due ore d’auto, insomma, si va dall’ombra del grattacielo più alto d’Italia a quella della montagna più alta d’Europa.

In fondo, i miei amici avevano ragione. Un po’. Avevo a lungo frequentato Courmayeur per ragioni, diciamo così, ludiche, andavo lì ad allenarmi quando avevo velleità sportive, alpinistiche. In effetti il rischio di incontrare il vicino di casa era piuttosto elevato, come quello di non poter sfuggire a certi riti tipici cittadini, come lo shopping d’autore o il ritrovarsi per l’happy hour. Ma quattro mesi sono un terzo di un intero anno. Voglio dire, restano ancora otto mesi. In cui la cittadina si trasforma, si racchiude, si protegge. Torna ad essere un vecchio villaggio alpino. Le guide d’alta montagna e i maestri di sci tornano a fare gli artigiani, i commercianti, i montagnard, ad allevare bestiame, a fare formaggi, a lavorare il legno.

I courmayeurins, così si chiamano gli abitanti della cittadina, meno di tremila, si riappropriano dei loro territori, tornano a parlare il loro dialetto, il patois, o patoué, l’antica lingua francoprovenzale che in questa minuscola regione ha pure inflessioni diverse da valle a valle. I piccoli bar tornano a riempirsi di chiacchiere e vini locali come il Blanc de Morgex o il rosso Fumin; Ciro, l’affabile patron del ristorante La Terrazza è più disponibile a sedersi al tavolo con noi; Ivan, del Savoye Sport, è pronto a tirar fuori i vecchi strumenti e attrezzi e a raccontarci storie di musica e di montagna. Le frazioni intorno tornano nel loro isolamento, e si va a piedi al Santuario di Notre Dame de la Guerison, poco sotto il ghiacciaio della Brenva, senza il rischio di essere travolti dal Suv d’ordinanza. E via Roma, la stretta strada dello struscio e dei negozi griffati, dove ci si va più per farsi vedere che per vedere, torna ad essere una quieta via di piccole insegne di negozi alimentari e sportivi e di bar, con l’antiquario e la libreria.

La cosa curiosa è che tutto questo, dopo molti anni di frequentazione, l’ho rivalutato dopo alcuni fugaci sopralluoghi, recenti e fuori stagione, a Courmayeur. È necessaria una piccola premessa. A dicembre dello scorso anno avevo pubblicato un romanzo, Il Comandante Colleoni, ambientato a Trento e nelle vallate intorno. L’editore mi chiese subito di mettermi a scrivere il secondo romanzo con lo stesso protagonista – l’ho appena consegnato, uscirà a dicembre 2014 – e decisi di ambientarlo qui, sul fondo della Valle d’Aosta. Perciò, prima di mettermi a scrivere davvero, dovevo trovargli una casa, nuovi amici e anche nemici, posti dove andare a mangiare e a bersi un caffè – Colleoni è un single che non ci sa fare con la cucina – altri terreni d’azione e storie fuori dall’ordinario. Colleoni, che è un Comandante della Guardia Forestale, si trova, suo malgrado, coinvolto in mille avventure. E molte di queste avventure, spesso strampalate, curiose però sempre intense, nascono da storie vere, accadute in tempi recenti e passati. Storie che, nel caso del libro in cantiere, sono saltate fuori in un ovattato fine settimana di dicembre da dietro una birretta al Bar delle Guide, o salendo lentamente lungo il ghiacciaio con un amico locale fino al moderno Bivacco Gervasutti, sotto le spettacolari pareti delle Grandes Jorasses, in un gelido e scintillante giorno di gennaio. Oppure, semplicemente, fermandomi a scambiar due parole con le donnine vestite di scuro dopo che la prima frettolosa messa del mattino, nella chiesa di San Pantaleone, patrono della città, è finita. Le storie più belle sono così, nascono dalle chiacchiere con la gente dei paesi, quando non c’è fretta.

Altri articoli
Cultura   Eugenio Barba Tra vita, pensiero e pratica teatrale Cultura   Mark Bradford e Wade Guyton L’arte americana milionaria che spopola anche in Italia Cultura   “La povertà è sessista” I giovani ambasciatori di ONE a Parigi contro la povertà estrema Cultura   L’origine mediorientale del vetro soffiato, vanto di Venezia Cultura   “Tu non conosci il Sud” La cultura del Sud riparte da Otranto Cultura   Quelle donne del Sud che raccontano il mondo Cultura   Andy Warhol L’intramontabile guru della Pop Art Cultura   “Angeli e santi tra Chicago e Baltimora” Scambi culturali tra l’Università di Bari e gli USA Cultura   Quelle contadine commosse la prima volta che videro il mare… Cultura   La mia Puglia vista dall’ONU Cultura   Quaranta giovani italiani con ONE per la lotta alla fame nel mondo Cultura   “American Dreamers” Il nuovo sogno di undici artisti americani in mostra a Firenze Cultura   Il progetto Fulbright? Una straordinaria opportunità di scambi culturali
Libri   Neanche l’amore trasforma la Borsa dei destini Libri   E il sogno di conquista si trasformò nel miraggio di un deserto Libri   Il Gargano di Joseph Libri   La tragedia di Mattmark Un libro per non dimenticare Libri   Viaggio tra i giardini d’Italia Libri   Quando ad indagare sul “tempo” è la poesia Libri   Tra le tempeste della vita vince la forza di un cuore amorevole Libri   Quella valle del Gargano così ricca di un passato da non dimenticare Libri   Grottaglie e le sue ceramiche attraverso la vita del benefattore Vincenzo Calò Libri   Ottant’anni di cultura gioiosa Libri   Quell’assedio del Sergente Romano come in un film Libri   Magnifici ottanta Libri   San Marco in Lamis vista dal suo campanile Libri   Il grande amore per la splendida Castro Libri   Meglio non tornare… Le lettere tra Italia e America durante la Prima Guerra Mondiale Libri   Storia di un poeta tra Puglia e America Libri   Morire di lavoro sotto il sole di Puglia Libri   Quando gli oggetti dimenticati raccontano la vita Libri   Masserie di Puglia Viaggio nella Bellezza Libri   Piccolo viaggio nel dialetto salentino… Mai pe iabbu Libri   La riscossa del Sud può iniziare dal suo “meglio” Libri   La vita, comunque! Libri   Arcobaleno di donne Libri   Tra i monti della Val d’Aosta …alla ricerca del colpevole Libri   …C’era una volta il passato Scriverne è un modo di preservarne la memoria Libri   Disordinazione e sperimentazione nelle case-museo di Ignazio Apolloni Libri   Storie salentine …alla ricerca del tempo perduto Libri   Pietro Marti, il grande alfiere della cultura del Salento Libri   Anche i tycoon piangono Libri   Se un’isola “balena” nasce una notte dal nulla… Libri   Dalla Calabria ancestrale a Roma I ricordi preziosi di tutta una vita Libri   L’importanza di riscoprire la “fraternità” Libri   Nel museo delle cere cercando il sogno di un mondo migliore Libri   Napoli “Baciata da Dio e stuprata dagli uomini” Libri   C’era una volta il padre-padrone Libri   Seconda guerra mondiale Il dramma dei caduti Libri   Tra le lagune di Savannah …per guarire Libri   Il senso del Novecento nella saga della famiglia Stille Libri   Ne La dolce vita di Fellini i germi dell’Italia di oggi Basilicata   Craco La “second life” del paese fantasma Delta del Po   Parco del Delta del Po Tra bellezze naturali e storia Bari   “Cieli americani” a Bari Verona   Verona Shakespeare la celebrò per la sua bellezza senza averla mai vista Ferrara   A Ferrara… si può ancora sognare Ferrara   “Ciak, si gira” Tra i mille set di Ferrara Musica   Porretta Soul Festival La Woodstock italiana della musica nera americana Matera   Pasolini-Matera Cinquant’anni fa il primo Vangelo nei Sassi Napoli   “Wood Stone and Friends” Al MADRE il vitalismo magico di Jimmie Durham Napoli   Miracoli d’arte a Vigna San Martino Napoli   Museo Hermann Nitsch Dall’orrore alla coscienza Bologna   Vuoi Essere FICO? A Bologna si può Bologna   Bologna “La dotta”, “La grassa”, “La rossa” Bologna   Al MAMbo in vetrina l’Arte Povera Polignano   Da Brooklyn a Polignano Dodici artisti alla conquista dell’Europa Cinema   Con The Revenant DiCaprio risorge e punta all’Oscar Cinema   Quo Vado? Quando il terrone diventa politically correct Cinema   Quando il cinema ritorna al futuro Eccellenze Italiane   Andria L’orto di Pietro Zito È qui che nascono i suoi piatti pluripremiati Eccellenze Italiane   Il miglior panettone milanese è… salentino San Marino   “Da Hopper a Warhol” tra le dolci colline di San Marino San Marino   San Marino Il fascino della storia tra panorami mozzafiato Torino   Reggia di Venaria Reale Il tesoro ritrovato Torino   Museo Egizio di Torino Il fascino immortale dei Faraoni Torino   “For President” La fotogenia vincerà le elezioni Padova   Così tanto… nella città dei tre “senza” Milano   EXPO 2015 Non solo cibo Milano   Le suggestioni oniriche di Joan Jonas Milano   “Autunno americano” Milano celebra gli States Milano   MILANO La metropoli è ancora “da bere” (…e “da mangiare”) Roma   “Empire State” L’epicentro dell’arte è ancora New York Venezia   Il fascino immortale della “Regina del mare” Venezia   Tante “Illumi/nazioni” con la Biennale d’Arte Rovigo   Storia e arte nella capitale del Polesine Rovigo   “Il Divisionismo, la luce del moderno” A Rovigo 200 opere in mostra