RIVISTA ON-LINE DI CULTURA E TURISMO
- FEBBRAIO 2018 -
HOME - Bridge Italia - Cultura - Craco La “second life” del paese fantasma
Cultura
Craco
La “second life” del paese fantasma
Abbandonata dopo una frana all’inizio degli anni Sessanta, Craco, sempre disabitata, è oggi una meta turistica che attira masse di visitatori e un’ambita location per film e pubblicità di tutto il mondo di Lino Patruno
CONDIVIDI Facebook Twitter

Craco (Matera). Foto di Nicola Amato

Quando ci andai la prima volta, nel 1987, Craco era stata abbandonata da tempo. Era stata la frana del 1963 a far fuggire a valle la sua gente, duemila persone, da quei 391 metri incapaci di reggersi in piedi. Di fronte ai calanchi lucani, che sono un paesaggio lunare di pietra orribilmente rigata dalle cicatrici dell’acqua. Nel 1972 un’alluvione fece il resto, poi ci si misero improvvidi lavori di un acquedotto. E il terremoto del 1980 infine.

Ma anche se già allora Craco era un paese-fantasma, era come se non lo fosse. Perché le sue case erano state lasciate con tutta la loro vita dentro. Quasi che un giorno si sarebbero potute ripopolare, avrebbero potuto respirare di nuovo. Le tende mosse dal vento. E le finestre socchiuse. E qui una pentola ancora sul fornello. E qui un orsacchiotto di pelouche. E qui una tavola apparecchiata. E qui le coperte su un letto. Mancavano voci, colori, odori, sapori ma era come se ci fossero. Messi in pausa, diremmo oggi. E qualche irriducibile che davvero c’era ancora, vecchi che volevano morire lì. E un gatto che scendeva da un tetto. E il paese sembrava guardare con i suoi occhi nel vuoto per non essere dimenticato.

Trent’anni dopo, sotto il sole crudele di agosto, sciamano i visitatori come in pellegrinaggio a un cimitero più che a un museo. Perché Craco è sempre lì. Ma è scomparso ogni segno di vita vissuta, spazzata dagli uomini più che dal tempo. Un saccheggio sistematico, non sono rimasti neanche i pavimenti, strappate ringhiere, divelti portoni. Portato tutto via non come una reliquia della pietà popolare, ma come segno di una inciviltà che cancella ogni cosa, a cominciare dal passato. Rubato anche l’organo dalla chiesa, lasciate solo le statue dei santi perché non si sa mai.

Ma nonostante tutto, appare resistente a ogni insulto la tragica bellezza di uno fra i cento posti da salvare al mondo. E che deve proprio al suo destino crudele il suo imprevisto successo turistico, visto che solo nel ferragosto scorso i visitatori che ne hanno attraversato il dolore sono stati centinaia. Anzi hanno istituito una “Craco card” per percorrere la parte messa in sicurezza. Ma sono migliaia ogni anno, e di ogni lingua del globo. Attratti da questa Pompei della Basilicata dalla terra fragile e inquieta quanto dalla impagabile bellezza.

Dovrebbero proteggerla con una cappa di vetro, lassù sulla collina sulla quale appare all’improvviso a chi arriva da contrade un tempo percorse dai briganti. Svettante come un monumento, altera come un sacrario, triste come un sudario, eccitante come una visione. Figlia di un fato che l’ha voluta morta per farla vivere. Perché mai avrebbe immaginato la piccola Craco di diventare un prodotto globale quale oggi è. Location, così si dice, di più di dieci film e neanche dell’orrore, anzi compreso uno 007, mi chiamo Bond, James Bond. E di spot televisivi per ogni tipo di nuova auto, su quei tornanti mozzafiato. E di uno della Pepsi per il mercato giapponese. E di una telenovela brasiliana. Ciò che è la sua inimmaginabile “second life”, seconda vita. L’unicità al mondo. Ma anche il suo definitivo destino.

Difficile ipotizzare una sua ricostruzione, meno ardua tecnicamente di quanto non lo sia burocraticamente. Introvabili i proprietari delle case. Mai ritirato l’ordine di sgombero. Dissolta dagli anni e dall’emigrazione la sua gente. Ma soprattutto Craco più provvidenziale così, con i frutti della modernità che danno da vivere a guide, cooperative, associazioni. Così il paese-fantasma continuerà a guardarci per sempre, orrido e struggente e rassegnato. E a richiamarci non più ormai e solo come un posto da extraterrestri, sorta di relitto cosmico. Ma con la segreta speranza di raccontarci anche il suo c’era una volta, quando col pelouche ci giocava un bambino.

Altri articoli
Cultura   Eugenio Barba Tra vita, pensiero e pratica teatrale Cultura   Mark Bradford e Wade Guyton L’arte americana milionaria che spopola anche in Italia Cultura   “La povertà è sessista” I giovani ambasciatori di ONE a Parigi contro la povertà estrema Cultura   L’origine mediorientale del vetro soffiato, vanto di Venezia Cultura   “Tu non conosci il Sud” La cultura del Sud riparte da Otranto Cultura   Quelle donne del Sud che raccontano il mondo Cultura   Andy Warhol L’intramontabile guru della Pop Art Cultura   “Angeli e santi tra Chicago e Baltimora” Scambi culturali tra l’Università di Bari e gli USA Cultura   Quelle contadine commosse la prima volta che videro il mare… Cultura   La mia Puglia vista dall’ONU Cultura   Quaranta giovani italiani con ONE per la lotta alla fame nel mondo Cultura   “American Dreamers” Il nuovo sogno di undici artisti americani in mostra a Firenze Cultura   Il progetto Fulbright? Una straordinaria opportunità di scambi culturali
Libri   Neanche l’amore trasforma la Borsa dei destini Libri   E il sogno di conquista si trasformò nel miraggio di un deserto Libri   Il Gargano di Joseph Libri   La tragedia di Mattmark Un libro per non dimenticare Libri   Viaggio tra i giardini d’Italia Libri   Quando ad indagare sul “tempo” è la poesia Libri   Tra le tempeste della vita vince la forza di un cuore amorevole Libri   Quella valle del Gargano così ricca di un passato da non dimenticare Libri   Grottaglie e le sue ceramiche attraverso la vita del benefattore Vincenzo Calò Libri   Ottant’anni di cultura gioiosa Libri   Quell’assedio del Sergente Romano come in un film Libri   Magnifici ottanta Libri   San Marco in Lamis vista dal suo campanile Libri   Il grande amore per la splendida Castro Libri   Meglio non tornare… Le lettere tra Italia e America durante la Prima Guerra Mondiale Libri   Storia di un poeta tra Puglia e America Libri   Morire di lavoro sotto il sole di Puglia Libri   Quando gli oggetti dimenticati raccontano la vita Libri   Masserie di Puglia Viaggio nella Bellezza Libri   Piccolo viaggio nel dialetto salentino… Mai pe iabbu Libri   La riscossa del Sud può iniziare dal suo “meglio” Libri   La vita, comunque! Libri   Arcobaleno di donne Libri   Tra i monti della Val d’Aosta …alla ricerca del colpevole Libri   …C’era una volta il passato Scriverne è un modo di preservarne la memoria Libri   Disordinazione e sperimentazione nelle case-museo di Ignazio Apolloni Libri   Storie salentine …alla ricerca del tempo perduto Libri   Pietro Marti, il grande alfiere della cultura del Salento Libri   Anche i tycoon piangono Libri   Se un’isola “balena” nasce una notte dal nulla… Libri   Dalla Calabria ancestrale a Roma I ricordi preziosi di tutta una vita Libri   L’importanza di riscoprire la “fraternità” Libri   Nel museo delle cere cercando il sogno di un mondo migliore Libri   Napoli “Baciata da Dio e stuprata dagli uomini” Libri   C’era una volta il padre-padrone Libri   Seconda guerra mondiale Il dramma dei caduti Libri   Tra le lagune di Savannah …per guarire Libri   Il senso del Novecento nella saga della famiglia Stille Libri   Ne La dolce vita di Fellini i germi dell’Italia di oggi Delta del Po   Parco del Delta del Po Tra bellezze naturali e storia Bari   “Cieli americani” a Bari Verona   Verona Shakespeare la celebrò per la sua bellezza senza averla mai vista Courmayeur   Courmayeur Tutto il fascino della bassa stagione Ferrara   A Ferrara… si può ancora sognare Ferrara   “Ciak, si gira” Tra i mille set di Ferrara Musica   Porretta Soul Festival La Woodstock italiana della musica nera americana Matera   Pasolini-Matera Cinquant’anni fa il primo Vangelo nei Sassi Napoli   “Wood Stone and Friends” Al MADRE il vitalismo magico di Jimmie Durham Napoli   Miracoli d’arte a Vigna San Martino Napoli   Museo Hermann Nitsch Dall’orrore alla coscienza Bologna   Vuoi Essere FICO? A Bologna si può Bologna   Bologna “La dotta”, “La grassa”, “La rossa” Bologna   Al MAMbo in vetrina l’Arte Povera Polignano   Da Brooklyn a Polignano Dodici artisti alla conquista dell’Europa Cinema   Con The Revenant DiCaprio risorge e punta all’Oscar Cinema   Quo Vado? Quando il terrone diventa politically correct Cinema   Quando il cinema ritorna al futuro Eccellenze Italiane   Andria L’orto di Pietro Zito È qui che nascono i suoi piatti pluripremiati Eccellenze Italiane   Il miglior panettone milanese è… salentino San Marino   “Da Hopper a Warhol” tra le dolci colline di San Marino San Marino   San Marino Il fascino della storia tra panorami mozzafiato Torino   Reggia di Venaria Reale Il tesoro ritrovato Torino   Museo Egizio di Torino Il fascino immortale dei Faraoni Torino   “For President” La fotogenia vincerà le elezioni Padova   Così tanto… nella città dei tre “senza” Milano   EXPO 2015 Non solo cibo Milano   Le suggestioni oniriche di Joan Jonas Milano   “Autunno americano” Milano celebra gli States Milano   MILANO La metropoli è ancora “da bere” (…e “da mangiare”) Roma   “Empire State” L’epicentro dell’arte è ancora New York Venezia   Il fascino immortale della “Regina del mare” Venezia   Tante “Illumi/nazioni” con la Biennale d’Arte Rovigo   Storia e arte nella capitale del Polesine Rovigo   “Il Divisionismo, la luce del moderno” A Rovigo 200 opere in mostra