…per guarire Il sorprendente esordio narrativo del giornalista Guido Mattioni con Ascoltavo le maree.
Dal successo dell’ebook (pubblicato dall’americana Smashwords) al libro (in inglese e in italiano) la storia di un italiano in America alla ricerca di un “altrove” per stemperare un grande dolore di Sergio D’Amaro
Savannah (Georgia). Dal terrazzo di Vicki
Andare in Georgia, nel vecchio stato del Sud, lontano dai simboli più rutilanti del progresso, dalla lotta per la carriera, per il successo, per il denaro. Allontanarsi dai luoghi che hanno sancito la costruzione di un’esperienza e la via di un destino. Succede quando la realtà ti ha sbattuto in faccia la sua crudeltà e ha fatto stramazzare al suolo le tue illusioni di una media, sicura felicità. Allora la coscienza ha bisogno di fermarsi, di dislocarsi e di guardare straniata a quell’io andato in giro per il mondo. Il tutto con la massima capacità analitica e con un sorprendente dosaggio di sentimenti ritornati sinergicamente a riattivarsi.
Il caso di Guido Mattioni è emblematico, per profilo letterario e per vicende editoriali, ma anche perché l’altrove prediletto per un’uscita dal Sé non è l’Italia, ma l’America. Con quest’ultima notazione si torna d’un subito agli anni Trenta, quando il mito americano era servito non solo come alibi ideologico ma anche come rinverginamento culturale e psicologico. L’America era l’Inizio, l’Origine, la Natura, la Libertà.
Bene. Mattioni, udinese trapiantato fin da giovane a Milano, una vita al “Giornale” di Montanelli rispettando tutti i gradi della carriera, ha finito per piantare la sua bandiera nella lontana Savannah, città attraversata dal Moon River (quello del memorabile film Colazione da Tiffany) e circondata da un intricato sistema di lagune ad un passo dall’oceano. Non avrebbe potuto scegliere città più emblematica di quel che si usa chiamare riscatto da un vero e proprio ‘terremoto esistenziale’ – una definizione dell’autore.
La causa di questa ‘caduta’ e la lunga e tortuosa strada per uscirne Guido Mattioni ce la racconta in squisita divisa autobiografica nel romanzo d’esordio Ascoltavo le maree. È un’opera, come si accennava prima, che ha conosciuto un incredibile destino editoriale perché, rifiutato il manoscritto da parecchi editori, è stata pubblicata in traduzione inglese (Whispering Tides) e come ebook dalla californiana Smashwords. La platea dei lettori è cresciuta a tal punto da decretarne un successo di largo significato democratico sia nei Global eBook Awards che negli USA Best Book Awards, successo che ha convinto una neonata casa editrice, la Ink del Gruppo Media & Co. di Francesco Bogliari (già dirigente della Scheiwiller, dei libri del Sole 24 Ore e della Sperling & Kupfer), ad inaugurare la collana di narrativa con un’operazione promossa già con tre edizioni all’altezza dell’aprile 2013 (pp. 213, € 14).
Il romanzo di Mattioni se lo meritava ampiamente. Diciamo questo perché un’opera autobiografica in Italia non è accolta quasi mai benevolmente, specie oggi che il successo è distribuito equamente tra narrativa di genere e narrativa di denuncia sociale. Sta di fatto che l’opera controcorrente di Mattioni sembra continuare piuttosto la linea suggestiva della letteratura giuliana e triestina in specie (da Svevo a Magris passando per Saba, per semplificare), suggerendo un altrove che si allarga ad orizzonti più audaci per sottolineare un distacco più netto, una crisi esistenziale più drammatica.
L’alter ego di Mattioni, Alberto Landi, è un uomo che, scortato dalle mappe di Lord Oglethorpe, colonizzatore settecentesco della Georgia, approda o riapproda sull’altra sponda dell’Atlantico dopo aver chiuso con la sua precedente vita milanese, diventata grigia, meccanica, alienante.
In questo territorio il protagonista è giunto per elaborare il lutto, quello per la perdita della moglie Nina. Da questo momento ogni percorso, ogni via, ogni piazza, ogni scorcio di panorama, ogni incontro con persone, animali e cose diventerà una tappa di distanziamento dal passato e di avvicinamento a segnali di ritrovata vitalità, di ritrovata esemplare umanità. E saranno volta a volta la dilagante autenticità popolare del Cindy’s Cafè con i suoi cuochi e i suoi avventori, la disarmante ingenuità ‘filosofica’ dell’ex portuale Leviticus Taylor, la misteriosa capacità di analizzare i tipi americani dell’ex tassista e viveur Morty, a comporre il mosaico di un altrove che può saldare i conti col passato e può far godere pienamente di uno spazio in cui inscrivere una nuova fase della propria vita.
La strada di Alberto è la strada di chi può guarire dalle proprie sofferenze e da un grande dolore, da malattie che sono spesso più devastanti di quelle fisiche. Questo romanzo dimostra che quella della scrittura autobiografica rappresenta una vera e propria autoterapia psicologica, perché concorre ad aiutare il soggetto a cogliere la struttura narrativa del Sé, e quindi da una parte a spiegarsi il proprio modo di essere attuale, dall’altra a modificarlo con la rivisitazione dei ricordi e dei progetti. Ecco spiegata la ragione non secondaria del successo di questo romanzo di Mattioni, che unisce all’abilità ideativa un’indiscutibile perizia narrativa che avvince il lettore e lo avvicina piacevolmente alla condivisione di un destino esemplarmente umano, tante volte rappresentato anche nella produzione letteraria degli scrittori, ieri emigrati, oggi migranti. Ai quali Mattioni è latamente apparentabile, malgrado evidenti differenze nella motivazione narrativa, per la ricerca di un nuovo spazio e di un nuovo destino nell’ambito di una dimensione geografica ‘altra’, esotica, inedita però come meta designata per celebrare la svolta della propria vita (non New York o Buenos Aires, ma una città del sud degli USA).
Libri Neanche l’amore trasforma la Borsa dei destini Libri E il sogno di conquista si trasformò nel miraggio di un deserto Libri Il Gargano di Joseph Libri La tragedia di Mattmark Un libro per non dimenticare Libri Viaggio tra i giardini d’Italia Libri Quando ad indagare sul “tempo” è la poesia Libri Tra le tempeste della vita vince la forza di un cuore amorevole Libri Quella valle del Gargano così ricca di un passato da non dimenticare Libri Grottaglie e le sue ceramiche attraverso la vita del benefattore Vincenzo Calò Libri Ottant’anni di cultura gioiosa Libri Quell’assedio del Sergente Romano come in un film Libri Magnifici ottanta Libri San Marco in Lamis vista dal suo campanile Libri Il grande amore per la splendida Castro Libri Meglio non tornare… Le lettere tra Italia e America durante la Prima Guerra Mondiale Libri Storia di un poeta tra Puglia e America Libri Morire di lavoro sotto il sole di Puglia Libri Quando gli oggetti dimenticati raccontano la vita Libri Masserie di Puglia Viaggio nella Bellezza Libri Piccolo viaggio nel dialetto salentino… Mai pe iabbu Libri La riscossa del Sud può iniziare dal suo “meglio” Libri La vita, comunque! Libri Arcobaleno di donne Libri Tra i monti della Val d’Aosta …alla ricerca del colpevole Libri …C’era una volta il passato Scriverne è un modo di preservarne la memoria Libri Disordinazione e sperimentazione nelle case-museo di Ignazio Apolloni Libri Storie salentine …alla ricerca del tempo perduto Libri Pietro Marti, il grande alfiere della cultura del Salento Libri Anche i tycoon piangono Libri Se un’isola “balena” nasce una notte dal nulla… Libri Dalla Calabria ancestrale a Roma I ricordi preziosi di tutta una vita Libri L’importanza di riscoprire la “fraternità” Libri Nel museo delle cere cercando il sogno di un mondo migliore Libri Napoli “Baciata da Dio e stuprata dagli uomini” Libri C’era una volta il padre-padrone Libri Seconda guerra mondiale Il dramma dei caduti Libri Il senso del Novecento nella saga della famiglia Stille Libri Ne La dolce vita di Fellini i germi dell’Italia di oggi Basilicata Craco La “second life” del paese fantasma Delta del Po Parco del Delta del Po Tra bellezze naturali e storia Bari “Cieli americani” a Bari Verona Verona Shakespeare la celebrò per la sua bellezza senza averla mai vista Courmayeur Courmayeur Tutto il fascino della bassa stagione Ferrara A Ferrara… si può ancora sognare Ferrara “Ciak, si gira” Tra i mille set di Ferrara Musica Porretta Soul Festival La Woodstock italiana della musica nera americana Matera Pasolini-Matera Cinquant’anni fa il primo Vangelo nei Sassi Napoli “Wood Stone and Friends” Al MADRE il vitalismo magico di Jimmie Durham Napoli Miracoli d’arte a Vigna San Martino Napoli Museo Hermann Nitsch Dall’orrore alla coscienza Bologna Vuoi Essere FICO? A Bologna si può Bologna Bologna “La dotta”, “La grassa”, “La rossa” Bologna Al MAMbo in vetrina l’Arte Povera Polignano Da Brooklyn a Polignano Dodici artisti alla conquista dell’Europa Cinema Con The Revenant DiCaprio risorge e punta all’Oscar Cinema Quo Vado? Quando il terrone diventa politically correct Cinema Quando il cinema ritorna al futuro Eccellenze Italiane Andria L’orto di Pietro Zito È qui che nascono i suoi piatti pluripremiati Eccellenze Italiane Il miglior panettone milanese è… salentino San Marino “Da Hopper a Warhol” tra le dolci colline di San Marino San Marino San Marino Il fascino della storia tra panorami mozzafiato Torino Reggia di Venaria Reale Il tesoro ritrovato Torino Museo Egizio di Torino Il fascino immortale dei Faraoni Torino “For President” La fotogenia vincerà le elezioni Padova Così tanto… nella città dei tre “senza” Milano EXPO 2015 Non solo cibo Milano Le suggestioni oniriche di Joan Jonas Milano “Autunno americano” Milano celebra gli States Milano MILANO La metropoli è ancora “da bere” (…e “da mangiare”) Roma “Empire State” L’epicentro dell’arte è ancora New York Venezia Il fascino immortale della “Regina del mare” Venezia Tante “Illumi/nazioni” con la Biennale d’Arte Rovigo Storia e arte nella capitale del Polesine Rovigo “Il Divisionismo, la luce del moderno” A Rovigo 200 opere in mostra