Il fascino della storia tra panorami mozzafiato Lo straordinario esempio di un popolo che ha saputo conquistare e conservare la propria libertà senza l’uso delle armi.
Dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità la piccola Repubblica è guidata da due Capitani Reggenti che si alternano nella carica ogni sei mesi di Dario C. Nicoli
San Marino. Il fascino della storia tra panorami mozzafiato. Foto Studio M. W. Santagata
Per il turista frettoloso è una specie di città dei balocchi piena di negozi carichi di splendidi gioielli ma anche di souvenir e bigiotterie a basso prezzo; per l’uomo d’affari è un paradiso fiscale non più sicurissimo, ma sempre vantaggioso; per lo storico, un piccolo laboratorio nel quale si concentrano istituzioni che nascono dall’anelito libertario di un popolo indomito e fiero che ha sempre saputo pretendere e difendere il rispetto dei propri diritti. La Serenissima Repubblica di San Marino, piccola enclave indipendente arroccata sul monte Titano, nell’Appennino romagnolo marchigiano, è un esempio di come si possa – qualora lo si desideri fermamente – conquistare e conservare la propria autonomia e la propria la libertà con la sola forza della volontà e non con le armi di fronte a qualsiasi invasore.
Abitata fina dai tempi preistorici e intitolata al tagliapietre Marino, la piccola Repubblica dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, che conta circa 30mila abitanti, fa risalire la propria autonomia al quarto secolo. Occupata militarmente due volte – la prima da Cesare Borgia nel 1503 e la seconda dal cardinale Giulio Alberoni nel 1739 – seppe liberarsi degli invasori, riacquistando l’indipendenza nel giro di pochi mesi. Status politico-sociale e amministrativo che conservò con l’arrivo di Napoleone e per tutta la durata della seconda guerra mondiale.
Tra i numerosi aneddoti che riguardano la sua storia, uno ci racconta che il presidente americano Abramo Lincoln, cittadino onorario nel 1861, dimostrò la sua simpatia e la sua amicizia per San Marino scrivendo fra l’altro ai Capitani Reggenti: “... Benché il Vostro dominio sia piccolo, nondimeno il Vostro Stato è uno dei più onorati di tutta la storia…”.
Due sono i Capitani Reggenti che governano la Repubblica alternandosi nella carica ogni sei mesi. La loro istituzione si fa risalire ai primi due Consoli eletti nel 1243. All’Arengo si deve la definizione delle prime leggi, gli Statuti, ispirati a princìpi democratici. Anche se già nel 1253 si ha testimonianza dell’esistenza dei primi Statuti, si dovrà attendere fino al 1295 per giungere al primo corpo di leggi della Repubblica di San Marino.
Oggi, il territorio sammarinese è suddiviso in nove Castelli che corrispondono alle vecchie circoscrizioni parrocchiali della Repubblica. Ogni Castello è amministrato da una Giunta, presieduta da un Capitano, eletta ogni cinque anni.
Il passaggio delle consegne fra i Capitani Reggenti avviene il 1° di aprile e il 1° di ottobre di ogni anno e il fascino della cerimonia attira nella minuscola Capitale del Titano migliaia di visitatori incantati, oltre che dalla suggestione della cerimonia, dalle bellezze architettoniche delle rocche e dai panorami che si aprono davanti agli occhi di chi si affacci sulle vallate marchigiane, su quelle romagnole o verso il mare, che in certi giorni particolarmente limpidi ti sembra di poter toccare solo allungando la mano.
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