RIVISTA ON-LINE DI CULTURA E TURISMO
- FEBBRAIO 2018 -
HOME - Bridge Italia - Cultura - Al MAMbo in vetrina l’Arte Povera
Cultura
Al MAMbo in vetrina l’Arte Povera Riproposte opere del movimento, nato nel ’67-’68, che contrapponeva elementi primordiali all’opulenza della società dei consumi. Inquietudini che sembrano riaffacciarsi con gli indignados di oggi di Pietro Marino
CONDIVIDI Facebook Twitter

Pistoletto, Venere degli stracci, 1967

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

       La parola mambo non designa solo un voluttuoso ritmo latinoamericano. È la sigla che dà nome al Museo di Arte Moderna di Bologna, uno dei più importanti in Italia per l’arte contemporanea. Ha sede in un grande edificio ex-industriale dell’Ottocento, ristrutturato dal Comune di Bologna con spazi ampi e luminosi. Espone in permanenza opere di autori italiani e stranieri e organizza rassegne periodiche di grande interesse. Tale è la mostra sull’Arte Povera italiana, in corso da settembre 2011 a gennaio 2012. L’Arte Povera è un movimento nato in Italia nel 1967-68, che fu così battezzato dal critico Germano Celant perché proponeva opere e installazioni realizzate con materie primordiali – pietre, legni, carboni, acqua, vegetali – spesso animate da elementari energie fisiche e chimiche (neon, gas, calamite, vapori, acidi) o talvolta addirittura da animali viventi, cavalli, uccelli. Il movimento si opponeva così alle immagini e agli oggetti di serie della Pop Art che si riferivano alla società “ricca” dei consumi di massa. 

      Bologna fu la città nella quale si tenne, nel gennaio del 1968, la prima mostra ufficiale dell’Arte Povera dopo gli esordi a Genova. Per questo la rassegna attuale nel MAMbo espone opere eseguite in quei primi anni dai 13 artisti che costituirono il gruppo. Alcune sono proprio quelle che apparvero nella collettiva del 1968 che ebbe luogo in una galleria privata, la galleria De’ Foscherari nel centro storico della città. Una delle opere esposte allora e che torna nel Museo s’intitola “1 metro cubo di terra”: è un cubo di legno rivestito di terriccio vero, sospeso a parete, un sogno di natura autentica, di terra mediterranea. Ne era autore un artista nato a Bari, Pino Pascali, che nello stesso anno fu consacrato dalla Biennale di Venezia vincendo il premio per la scultura, ma l’11 settembre (nello stesso giorno delle Twin Towers) morì tragicamente, in un incidente stradale a Roma. Aveva solo 33 anni, la sua fama è cresciuta nel tempo: l’anno scorso il moma di New York ha acquisito una sua opera per 2 milioni di dollari.

      Negli Stati Uniti infatti molti degli artisti del movimento (che si sciolse presto, nel 1971) ottennero attenzione e successo, perché le loro esperienze trovarono riscontro nelle tendenze più avanzate dell’arte americana. Per questo tornano di attualità le sorprese e le emozioni, sensoriali e mentali, offerte dalla mostra di Bologna. Dodici sacchi traboccanti carbone, di Jannis Kounellis (greco di origine, vive da sempre a Roma). Una statua di Venere che affonda la sua bellezza greca in una montagna di stracci, di Michelangelo Pistoletto. Un igloo evocato con curvature di fasce metalliche da Mario Merz. La vasca da bagno che Gilberto Zorio immaginò di usare come barca. L’alto tronco di un albero di frassino sul quale Giuseppe Penone lasciò l’impronta della sua mano. Una lampada che doveva accendersi una volta all’anno, secondo Alighiero Boetti, altro artista scomparso precocemente (nel 1994, a 54 anni). Mentre un gruppo di bandiere avvolte confusamente attorno ad un’asta da Giulio Paolini avvertiva delle inquietudini che percorrevano la gioventù nel mondo occidentale, da Berkeley a Parigi a Roma. Era appunto l’anno passato alla storia col suo nome, il Sessantotto. Una storia che cerca oggi di ripetersi con il movimento degli indignados, da Madrid a Wall Street a Roma. Ecco che questa mostra di Bologna (prima di una serie di celebrazioni in diverse città d’Italia fra cui Bari, a dicembre) non è solo una rivisitazione storica. L’arte “povera” esprimeva allora il disagio nei confronti di una società troppo “ricca”. Oggi quelle opere precarie ci riportano a un bisogno di autenticità, di cose primarie concrete e vere, contro il mondo gonfiato della finanza di carta e di schermi. 

Altri articoli
Cultura   Eugenio Barba Tra vita, pensiero e pratica teatrale Cultura   Mark Bradford e Wade Guyton L’arte americana milionaria che spopola anche in Italia Cultura   “La povertà è sessista” I giovani ambasciatori di ONE a Parigi contro la povertà estrema Cultura   L’origine mediorientale del vetro soffiato, vanto di Venezia Cultura   “Tu non conosci il Sud” La cultura del Sud riparte da Otranto Cultura   Quelle donne del Sud che raccontano il mondo Cultura   Andy Warhol L’intramontabile guru della Pop Art Cultura   “Angeli e santi tra Chicago e Baltimora” Scambi culturali tra l’Università di Bari e gli USA Cultura   Quelle contadine commosse la prima volta che videro il mare… Cultura   La mia Puglia vista dall’ONU Cultura   Quaranta giovani italiani con ONE per la lotta alla fame nel mondo Cultura   “American Dreamers” Il nuovo sogno di undici artisti americani in mostra a Firenze Cultura   Il progetto Fulbright? Una straordinaria opportunità di scambi culturali
Libri   Neanche l’amore trasforma la Borsa dei destini Libri   E il sogno di conquista si trasformò nel miraggio di un deserto Libri   Il Gargano di Joseph Libri   La tragedia di Mattmark Un libro per non dimenticare Libri   Viaggio tra i giardini d’Italia Libri   Quando ad indagare sul “tempo” è la poesia Libri   Tra le tempeste della vita vince la forza di un cuore amorevole Libri   Quella valle del Gargano così ricca di un passato da non dimenticare Libri   Grottaglie e le sue ceramiche attraverso la vita del benefattore Vincenzo Calò Libri   Ottant’anni di cultura gioiosa Libri   Quell’assedio del Sergente Romano come in un film Libri   Magnifici ottanta Libri   San Marco in Lamis vista dal suo campanile Libri   Il grande amore per la splendida Castro Libri   Meglio non tornare… Le lettere tra Italia e America durante la Prima Guerra Mondiale Libri   Storia di un poeta tra Puglia e America Libri   Morire di lavoro sotto il sole di Puglia Libri   Quando gli oggetti dimenticati raccontano la vita Libri   Masserie di Puglia Viaggio nella Bellezza Libri   Piccolo viaggio nel dialetto salentino… Mai pe iabbu Libri   La riscossa del Sud può iniziare dal suo “meglio” Libri   La vita, comunque! Libri   Arcobaleno di donne Libri   Tra i monti della Val d’Aosta …alla ricerca del colpevole Libri   …C’era una volta il passato Scriverne è un modo di preservarne la memoria Libri   Disordinazione e sperimentazione nelle case-museo di Ignazio Apolloni Libri   Storie salentine …alla ricerca del tempo perduto Libri   Pietro Marti, il grande alfiere della cultura del Salento Libri   Anche i tycoon piangono Libri   Se un’isola “balena” nasce una notte dal nulla… Libri   Dalla Calabria ancestrale a Roma I ricordi preziosi di tutta una vita Libri   L’importanza di riscoprire la “fraternità” Libri   Nel museo delle cere cercando il sogno di un mondo migliore Libri   Napoli “Baciata da Dio e stuprata dagli uomini” Libri   C’era una volta il padre-padrone Libri   Seconda guerra mondiale Il dramma dei caduti Libri   Tra le lagune di Savannah …per guarire Libri   Il senso del Novecento nella saga della famiglia Stille Libri   Ne La dolce vita di Fellini i germi dell’Italia di oggi Basilicata   Craco La “second life” del paese fantasma Delta del Po   Parco del Delta del Po Tra bellezze naturali e storia Bari   “Cieli americani” a Bari Verona   Verona Shakespeare la celebrò per la sua bellezza senza averla mai vista Courmayeur   Courmayeur Tutto il fascino della bassa stagione Ferrara   A Ferrara… si può ancora sognare Ferrara   “Ciak, si gira” Tra i mille set di Ferrara Musica   Porretta Soul Festival La Woodstock italiana della musica nera americana Matera   Pasolini-Matera Cinquant’anni fa il primo Vangelo nei Sassi Napoli   “Wood Stone and Friends” Al MADRE il vitalismo magico di Jimmie Durham Napoli   Miracoli d’arte a Vigna San Martino Napoli   Museo Hermann Nitsch Dall’orrore alla coscienza Bologna   Vuoi Essere FICO? A Bologna si può Bologna   Bologna “La dotta”, “La grassa”, “La rossa” Polignano   Da Brooklyn a Polignano Dodici artisti alla conquista dell’Europa Cinema   Con The Revenant DiCaprio risorge e punta all’Oscar Cinema   Quo Vado? Quando il terrone diventa politically correct Cinema   Quando il cinema ritorna al futuro Eccellenze Italiane   Andria L’orto di Pietro Zito È qui che nascono i suoi piatti pluripremiati Eccellenze Italiane   Il miglior panettone milanese è… salentino San Marino   “Da Hopper a Warhol” tra le dolci colline di San Marino San Marino   San Marino Il fascino della storia tra panorami mozzafiato Torino   Reggia di Venaria Reale Il tesoro ritrovato Torino   Museo Egizio di Torino Il fascino immortale dei Faraoni Torino   “For President” La fotogenia vincerà le elezioni Padova   Così tanto… nella città dei tre “senza” Milano   EXPO 2015 Non solo cibo Milano   Le suggestioni oniriche di Joan Jonas Milano   “Autunno americano” Milano celebra gli States Milano   MILANO La metropoli è ancora “da bere” (…e “da mangiare”) Roma   “Empire State” L’epicentro dell’arte è ancora New York Venezia   Il fascino immortale della “Regina del mare” Venezia   Tante “Illumi/nazioni” con la Biennale d’Arte Rovigo   Storia e arte nella capitale del Polesine Rovigo   “Il Divisionismo, la luce del moderno” A Rovigo 200 opere in mostra