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- FEBBRAIO 2018 -
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Indiani d’America
A Sedona,
in cerca dello sciamano Uqualla
Meta del turismo internazionale per panorami come quello del Grand Canyon, Sedona offre anche la possibilità di approfondire la cultura e la spiritualità dei nativi americani.
Uqualla, capo tribù degli Havasupai e leader spirituale, sarà in Italia a giugno
di Stefania Dodge
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Sedona (Arizona). Lo sciamano Uqualla, della tribù degli Havasupai. Foto di Stefania Dodge

La piccola e bellissima città di Sedona conta solo 15.000 abitanti ma ha nel suo territorio bellezze naturali mozzafiato come il Grand Canyon, la Saguaro Forest del deserto di Sonora e la Monument Valley. Le rocce rosse di questi panorami sono famose in tutto il mondo.

Tra le sue mete turistiche più apprezzate c’è il Tlaquepaque village. Situato sulle rive del fiume Oak Creek Canyon e realizzato con architetture in stile messicano è il luogo ideale per lo shopping, soprattutto per acquistare opere di artisti e artigiani del luogo, o per pranzare all’ombra degli splendidi platani. Meta ricercatissima per celebrare matrimoni speciali è la piccola cappella che si trova al centro del villaggio.

Sedona, tuttavia, non è solo rinomata meta del turismo tradizionale ma anche una sorta di piccola capitale spirituale. Sono celebri i suoi “vortici di energia” che portano persone di tutto il mondo a visitarla per entrare in contatto con la Madre Terra, beneficiare di queste energie, accrescere la propria capacità di meditare e raggiungere una sorta di guarigione spirituale.

Diverse sono le tradizioni spirituali che possono essere studiate e apprese a Sedona. Tra queste lo Stupa, che rappresenta la tradizione buddista. A ovest della città si trova una magnifica statua del Buddha, che lo rappresenta seduto in meditazione. È un monumento sacro ed è stato edificato per onorare il Buddha vivente.

Ma il fulcro della spiritualità di Sedona è la tradizione dei nativi americani.

La loro presenza sul territorio è molto forte ed è rappresentata principalmente dalla tribù Havasupai del Grand Canyon, che conta 650 membri. Il nome letteralmente significa “popolo delle acque blu e verdi”.

Supai è uno dei villaggi più remoti di tutti gli Stati Uniti, infatti è possibile raggiungerlo soltanto con un cammino di circa 7 ore a piedi, con muli o in elicottero.

Figura centrale degli Havasupai è il capo tribù Uqualla, “uomo medicina” a cui è stata tramandata la conoscenza delle tradizioni segrete della spiritualità della tribù. Emissario spirituale delle tradizioni Havasupai e guardiano di saggezza universale, conosciuto e rispettato in campo nazionale e internazionale Uqualla è impegnato a livello politico per i diritti della sua tribù e si adopera per la diffusione della tradizione e della cultura degli Havasupai nel mondo. Raggiunge spesso Sedona e ha promosso la sua tradizione culturale, oltre che in varie località degli Stati Uniti, in Giappone, Sud America ed Europa.

Quest’anno, nel giugno 2016, Uqualla sarà anche in Italia. Il suo tour toccherà le città di Milano, Torino, Roma e Verona. Un’occasione imperdibile per approfondire la conoscenza della cultura e della spiritualità dei nativi americani.

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