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- FEBBRAIO 2018 -
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Monumenti italiani a New York
Verdi Square
In un prezioso angolo del West Side
la musica continua…
Nel lussuoso West Side di Manhattan c’è una piazza dedicata al celebre compositore italiano, Giuseppe Verdi. Una piccola area verde circonda la sua statua e quelle di quattro personaggi delle sue opere.
Le alterne vicende del luogo dalla fine del Settecento a oggi
di Tiziano Thomas Dossena
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New York. Verdi Square. Foto di Christina Figueroa

      Partendo da Times Square e dal distretto dei teatri, avviandosi verso nord lungo la fantasmagorica Broadway, s’incontrano una serie di inaspettate e meravigliose enclave paesaggistiche. Una di queste è Dante Square, un angolo tranquillo incastonato tra il viavai dell’area del Lincoln Center. Mentre più uptown, all’altezza della 72nd Street, ci si ritrova in un altro angolo accogliente, uno dei parchi più piccoli di New York: Verdi Square. Non lasciatevi ingannare dalle sue dimensioni ridotte: questo parco vanta una storia notevole.

      Abbracciata dolcemente dai palazzi che la circondano, l’area faceva una volta parte del vecchio villaggio di Harsenville, una località di moda per le case estive tra la fine del Settecento e i primi anni dell’Ottocento. La vecchia Bloomingdale Road si è trasformata col tempo in Broadway, e il villaggio è stato assorbito dalla città.

      All’inizio del Novecento, Carlo Barsotti, direttore di Il Progresso Italo-Americano, iniziò una colletta fra i lettori del suo giornale per pagare un monumento, in questa zona, dedicato a Giuseppe Verdi. Non era la sua prima esperienza in materia poiché aveva lottato con successo per l’acquisto e l’istallazione di altre due statue, quella di Cristoforo Colombo e quella di Giuseppe Garibaldi. Ancora una volta vittorioso, Barsotti ottenne i fondi anche per questo progetto e subito annunciò un concorso internazionale per la scelta dell’artista. Il vincitore era uno scultore siciliano poco conosciuto, Pasquale Civiletti Suteri, che completò l’opera nel 1906. Il bel monumento di marmo di Carrara e pietra calcarea di Montechiaro fu posizionato nella piazza davanti a 10.000 cittadini esultanti, numerose bande musicali e un coro di 300 bambini.

      Il complesso monumentale comprende una statua di Giuseppe Verdi su una base con altre quattro statue di personaggi dalle opere di Verdi: Leonora, de La forza del destino, Falstaff, Aida e Otello; il tutto su un triangolo di terra circondato da un recinto di ferro.

      Come tanti luoghi nella storia della Grande Mela, Verdi Square ne ha visti di cambiamenti. Solo due anni prima della collocazione della statua del genio della lirica, il celebre Ansonia Hotel fu costruito proprio a Broadway, diventando presto la dimora newyorkese preferita di leggende della musica come Enrico Caruso, Arturo Toscanini e Igor Stravinsky. Negli anni a seguire questi illustri personaggi passeggiavano spesso nel parco, come anche i fratelli Gershwin, che abitavano nelle vicinanze. Verdi Square era diventato un salotto all’aperto per musicisti.

      Col passare degli anni la piazza iniziò a vivere una doppia vita, come si leggeva nel New York Times: “Di giorno un luogo di incontro all’aria aperta per i residenti del West Side; di notte un rifugio di spacciatori e senzatetto”. Anche un film drammatico con Al Pacino, Panic in Needle Park, rendeva il parco famoso, mostrando i tipi loschi che consideravano questo luogo casa propria. Tutto questo nonostante il fatto che Verdi Square fosse stata nominata, nel 1974, “Scenic Landmark” (luogo di interesse paesaggistico) dalla Landmark Preservation Commission, uno dei soltanto nove parchi pubblici ad aver ricevuto questo riconoscimento. I numerosi tentativi delle autorità di tenere la zona libera da barboni non sembravano funzionare e la piazza acquisiva il soprannome “Vermin Square”, (la piazza dei parassiti), anche per i tanti piccioni di giorno e topi di notte che frequentavano il parco. Questa situazione è andata avanti fino agli anni ’90, quando la città ha iniziato a vivere un nuovo rinascimento e, come per magia (ma anche per i tanti sforzi di vari individui e associazioni), Verdi Square è rinata ed è diventata il piccolo Eden che vediamo oggi.

      Oggi il parco è una delle aree di ricreazione più conosciute di New York e ospita un festival di musica annuale che attira artisti da tutto il mondo: il Verdi Square’s Festival of the Arts.

      L’illuminazione del monumento, completata nel 2010, ha dato nuova vita e fascino alla statua della leggenda della lirica. Nel frattempo, il Festival – una serie di tre concerti gratuiti pomeridiani che presenta giovani talenti ad un ampio pubblico – fa sì che, fedele alla memoria di Verdi, la musica continui…