RIVISTA ON-LINE DI CULTURA E TURISMO
- FEBBRAIO 2018 -
HOME - Puglia - Cucina pugliese - Scapece gallipolina
Cucina pugliese
Scapece gallipolina La storia di questa gustosa produzione – piccoli pesci conservati in aceto, zafferano e pane grattugiato – reperibile nei mercati del Salento e non solo.
Si produce soprattutto a Gallipoli ma anche Vasto, in Abruzzo, vanta una sua speciale ricetta
di Dario Ersetti
CONDIVIDI Facebook Twitter

Scapece. Foto di Dario Ersetti

Federico II Hoenstaufen, stupor mundi, quando veniva nella sua amata Puglia, faceva scorpacciate di foglie mischiate, erbe spontanee di campagna usate ancora oggi. Un altro piatto che gli piaceva, tanto da non farlo mai mancare alla sua corte, erano le anguille del lago di Lesina, nel Gargano conservate sott’aceto.La conservazione degli alimenti (verdure, pesce, carne) per mezzo dell’aceto, è un procedimento conosciuto fin dall’antichità, descritto anche dal romano Marco Gavio Apicio, che ne è addirittura indicato come inventore (Ut pisces fricti diu durent: eodem momento quo friguntur et levantur ab aceto calido perfunduntur. Se vuoi conservare i pesci cospargili di aceto caldo dopo averli fritti). E forse proprio da “esca Apicii” (cibo di Apicio) il procedimento è chiamato “scapece” nel Sud Italia, “scabeccio” in Liguria e in Piemonte, “escabeche” in Spagna e “askipeciam” da Federico II nell’ordine da lui fatto a Riccardo di Pucaro della Curia di Foggia il 28 marzo 1240. Mentre è chiamato “carpione” nel Nord Italia, “saor” nel Veneto e “aspic” in Francia.

Oggi che si hanno a disposizione altri metodi di conservazione l’uso dell’aceto è limitato a ricette estemporanee, come le zucchine alla poverella pugliesi e di tutto il Sud Italia, le sarde in saor veneziane, di cui tra l’altro si rivendica la matrice ebraica da David de Pomi nel suo Ricettario Ebraico edito a Venezia nel 1575. Fra tutto questo fa eccezione la scapece gallipolina, che ha conservato lo spirito di quando è nata e cioè poter semplicemente conservare il pesce.

Il monopolio della produzione gallipolina della scapece è detenuto da poche famiglie, forse una decina, discendenti da generazioni di scapeciari. La vendita avviene esclusivamente nei mercati salentini. La ricetta è rimasta rigorosamente uguale nel corso degli anni. I componenti sono pesci di piccola taglia e di vari generi, che cambiano in base alla stagione, pupiddhru (zerro), mascularu (garizzo), minoscia (latterini), ope (boghe), puliti togliendo loro la testa e le interiora e poi infarinati e fritti, pane di grano duro seccato e grattugiato rigorosamente a mano per evitare il surriscaldamento che porterebbe alla sua fermentazione, aceto di vino rosso decolorato mescolandolo a della farina e poi travasandolo parecchie volte fino a renderlo limpido, e per finire degli stimmi di zafferano, oltre a un po’ di sale. Il procedimento successivo consiste nel creare uno strato di pesce allineato perfettamente sul fondo di una caletta, che è un mastello di legno di castagno con una spina per il drenaggio alla base, creare uno strato di pane grattugiato, un altro di pesce, e così via, per finire con uno di pane. Riempire la caletta con l’aceto e coprire con un pesante coperchio di legno che manterrà compressa la preparazione. La scapece è pronta dopo pochi giorni e può essere conservata a lungo, il che è proprio lo scopo della preparazione.

A Vasto, in Abruzzo, si usa una scapece più ricca, perché prevede l’uso di pesce palombo e di razza oltre a molluschi e pesce di scoglio. I pesci, a pezzi, vengono infarinati e fritti e poi sistemati a strati in un barile. Ogni strato è ricoperto da aceto bollente di vino banco colorato con zafferano, spruzzato con un po’ di vino Trebbiano d’Abruzzo e ricoperto da cipolla soffritta. Si ritiene che che la tradizione di Vasto derivi direttamente dall’antica Roma, poiché molte famiglie vastesi avevano casa anche a Roma. Negli Statuti di Ottone I del 973 si recita “Che nisuno venda pescio salato se non è stato quattro dì in salsa”. Da moltissimi anni e fino al 1840 l’acetificio Molino produceva notevoli quantità di scapece che esportava in tutta Italia.

A proposito dello zafferano, ricordiamo che il migliore è quello persiano, anche se quello di Navelli, in Abruzzo, è molto buono. In Salento la sua produzione è cessata nell’Ottocento, ma in Puglia da qualche anno è ripresa timidamente a Deliceto, nel Foggiano.

Altri articoli
Cucina pugliese   Gnocchetti di farina con lo scrum Cucina pugliese   Cupeta golosità irresistibile Cucina pugliese   Simulata con le cozze Cucina pugliese   Polpette di sarde Cucina pugliese   Il fruttone, l’altra faccia del pasticciotto Cucina pugliese   Zuppa di patate e zucchine Cucina pugliese   Pasta al forno con melanzane e pomodori Cucina pugliese   Ostie ripiene Cucina pugliese   Seppie con carciofi e patate Cucina pugliese   Pisieddhri a cecamariti o Pisieddhri cu li muersi Cucina pugliese   Zuppa di pesce alla tarantina DIETA MEDITERRANEA   Pesce Elemento prezioso per una sana alimentazione Cucina pugliese   Puccia, pizzi e altre squisitezze Cucina pugliese   Troccoli con ragù di polpo DIETA MEDITERRANEA   Polpo Poche calorie, buone proteine Cucina pugliese   Pistofatru alle ciliegie DIETA MEDITERRANEA   Ciliegie, ottime e prodigiose Cucina pugliese   Dita degli apostoli DIETA MEDITERRANEA   Ricotta Buona, nutriente e leggera Cucina pugliese   Zuppa di cicerchie alla pizzaiola DIETA MEDITERRANEA   Cicerchia Alla ricerca di antichi sapori Cucina pugliese   Frutta di pasta di mandorle Cucina pugliese   Troccoli con salsa di noci DIETA MEDITERRANEA   Noci Per un pieno di antiossidanti Cucina pugliese   Spaghetti vongole e salicornia DIETA MEDITERRANEA   Vongole Poche calorie, tante vitamine e sali minerali Cucina pugliese   Rustico leccese Cucina pugliese   Tegame di verdure primaverili DIETA MEDITERRANEA   Patate Cucina pugliese   Scarcella …una delle delizie di Pasqua DIETA MEDITERRANEA   L’uovo, alimento straordinario Cucina pugliese   Marzotica …sapore di primavera DIETA MEDITERRANEA   Ricotta marzotica Per un pieno di calcio Cucina pugliese   Maritati con la mollica DIETA MEDITERRANEA   Alici “Pesce povero” dalle qualità prodigiose Cucina pugliese   Lenticchie coi lampascioni DIETA MEDITERRANEA   Lampascioni Il viagra degli Antichi Cucina pugliese   Torte Un’alternativa a panettone e purceddhruzzi Cucina pugliese   Pasta con ceci neri delle Murge foggiane Cucina pugliese   Foglie d’olivo con olive DIETA MEDITERRANEA   Olive, buone e salutari Cucina pugliese   Peperoni verdi con le cozze DIETA MEDITERRANEA   Aglio Un antibiotico naturale Cucina pugliese   Lo spumone DIETA MEDITERRANEA   Tutto quello che bisogna sapere sul gelato Cucina pugliese   Calzone pugliese Cucina pugliese   Foglie mischiate DIETA MEDITERRANEA   Erbe selvatiche, preziose per la salute Cucina pugliese   Baccalà con gli spunzali DIETA MEDITERRANEA   La cipolla: un concentrato di proprietà benefiche Cucina pugliese   Parmigiana di carciofi DIETA MEDITERRANEA   Carciofi …così gustosi e preziosi per la salute Cucina pugliese   Purceddhruzzi e carteddhrate per far dolce il Natale DIETA MEDITERRANEA   Miele Alimento prodigioso Cucina pugliese   Focaccia pugliese DIETA MEDITERRANEA   Elogio dei carboidrati Cucina pugliese   Triglie al pomodoro DIETA MEDITERRANEA   Pesce Proteine ad alto valore biologico Cucina pugliese   Zucchine alla poverella DIETA MEDITERRANEA   Zucchine Alimento ideale sulle tavole estive Cucina pugliese   Involtini di peperoni DIETA MEDITERRANEA   Peperoni Un superconcentrato
di vitamina C
Cucina pugliese   Zuppa di piselli DIETA MEDITERRANEA   Piselli freschi Tante vitamine e il sapore della primavera Cucina pugliese   Pasta di mandorle Gli agnellini di Pasqua DIETA MEDITERRANEA   Mandorle Così buone …e preziose per salute e bellezza Cucina pugliese   Zeppole di San Giuseppe DIETA MEDITERRANEA   Dolci Come restare in forma senza privarsene Cucina pugliese   Tubettini con le cozze DIETA MEDITERRANEA   Cozze Per un pieno di sali minerali Cucina pugliese   Ciceri e tria (Pasta e ceci) DIETA MEDITERRANEA   Ceci Preziosi per la salute e gustosissimi Cucina pugliese   Pittule DIETA MEDITERRANEA   Olio extravergine d’oliva elisir di salute e bellezza Cucina pugliese   Cotognata leccese DIETA MEDITERRANEA   Le innumerevoli qualità della mela cotogna Cucina pugliese   Parmigiana di melanzane leccese DIETA MEDITERRANEA   Melanzana, depurativa e gustosissima Cucina pugliese   Grano arso DIETA MEDITERRANEA   Il pomodoro re di salute e bellezza Cucina pugliese   Il pasticciotto, delizia del Salento DIETA MEDITERRANEA   Pasticciotto Cucina pugliese   Purè di fave novelle e cicoria di Galatina DIETA MEDITERRANEA   Fave fresche Un pieno di energia e bellezza Cucina pugliese   Orecchiette con le cime di rapa DIETA MEDITERRANEA   Perché fanno bene