Tra i loro habitat preferiti i bacini presenti sul litorale di Ugento di Giuseppe La Gioia
Cigno reale. Foto di Giuseppe La Gioia
Il cigno reale (Cygnus olor) è sicuramente uno degli uccelli più noti. La sua apparente docilità ed eleganza lo hanno reso una specie comunemente mantenuta in semi-cattività in laghi, paludi e stagni di parchi anche in Italia, dove storicamente non nidificava.
In Puglia continua ad essere specie completamente selvatica, con esemplari che giungono dall’Europa centro-orientale solo negli inverni più freddi; in primavera, prima gli adulti rispetto ai più grigi giovani, ritornano nelle loro aree di origine per la nidificazione.
La loro indole confidente fa sì che, nelle annate in cui raggiungono la provincia di Lecce, possano sfruttare appieno, diversamente dalle simili ma più diffidenti anatre, le risorse alimentari disponibili nei bacini presenti sul litorale di Ugento, anche se, soprattutto i bacini più piccoli, soffrono di un’eccessiva antropizzazione. Tali bacini sembrano essere più graditi a questa specie di tante altre aree naturali pugliesi dove, se anche presenti, lo sono in numero inferiore.
Nei periodi in cui sono presenti è facile osservarli nuotare lentamente o cercare il cibo – vegetazione sommersa e invertebrati viventi nel fondale – immergendo il lungo collo in acqua; se l’acqua è più alta, riescono ad arrivare più in profondità posizionando il corpo in verticale ed immergendolo per metà, sollevandone la parte posteriore. È più raro osservarli in volo, quando sembrano molto più leggeri di quanto farebbe pensare la loro stazza e la pesante rincorsa sull’acqua che è loro necessaria per decollare.