In Puglia è presente in diverse località, tra cui le Saline di Punta della Contessa di Piero Medagli e Fabio Ippolito
Bassia hirsuta. Foto di Fabio Ippolito
La Bassia hirsuta è una pianta a ciclo annuale che difficilmente desta l’attenzione dei non esperti in botanica. Infatti il suo aspetto un po’ dimesso di piantina erbacea gracile, non più alta di 20-40 cm, di colore grigiastro, ricoperta da fine peluria, la fa passare spesso inosservata. Eppure è una specie di grande valore sotto il profilo della conservazione poiché è a rischio di estinzione e per questo inclusa nella cosiddetta “Lista Rossa Nazionale” delle specie in pericolo.
Si tratta di una specie alofila, cioè legata alla presenza di suoli ad elevata concentrazione salina ed è tipica di ambiente lagunare, presente sui bordi delle lagune dove si accumulano detriti organici. È una pianta ad ampio areale di distribuzione di tipo centroasiatico-europeo, ma in tutte le località la specie è in forte rarefazione. Risulta già estinta in Olanda e Svezia ed è a rischio di sopravvivenza in Danimarca. In Italia è presente in alcune località del litorale veneto e friulano, a Cagliari, a Napoli al Lago del Fusaro ed in Puglia, dove è presente a Lesina, Varano, lungo il litorale brindisino, nell’Oasi delle Cesine e nelle Saline di Punta della Contessa.
Trattandosi di pianta annuale è possibile rinvenirla solo durante la stagione estiva, quando fiorisce e dissemina. I suoi fiori sono molto piccoli (circa 1 mm), di colore verde e per nulla appariscenti.
La Bassia hirsuta ci insegna che esistono in natura molte specie a rischio poco note e scarsamente osservate, ma il problema dell’estinzione è un problema globale che coinvolge moltissime specie e ogni specie a rischio, anche se poco appariscente, ha la stessa dignità delle specie più vistose ed esteticamente più apprezzate.