Un bell'esemplare di femmina di passera d'Italia. Foto di Cristiano Liuzzi
L’albero di fico, che tanto caratterizza le nostre campagne estive, ha due peculiarità molto apprezzate dagli uccelli: l’ombra offerta dalla larghe foglie e i suoi dolcissimi frutti. Se ci si ferma ad una adeguata distanza da questi alberi non è difficile osservare, anche in assenza di vento, il continuo movimento delle sue foglie; sono i piccoli uccelli alla ricerca del frutto maturo o dei piccoli insetti che ci volano intorno che ne determinano il movimento, saltellando da un ramo all’altro. Fra le specie che maggiormente sono attratte da questi alberi ci sono i passeri.
In Puglia, sebbene i passeri siano specie che vivono a stretto contatto con l’uomo e siano ancora comuni, pochi sanno che ve ne sono di tre differenti specie: passera d’Italia (Passer domesticus italiae), passera mattugia (Passer montanus) e passera sarda (Passer hispagnolensis). Le prime due specie sono quelle più diffuse rinvenendosi in tutto il territorio regionale, mentre la terza ha una distribuzione molto più concentrata e limitata prevalentemente alle aree costiere comprese tra Foggia e Bari, sebbene in espansione. Questa specie, però, interessa la Puglia anche durante le migrazioni, più regolarmente compiute rispetto le altre due specie.
Nella passera d’Italia e in quella sarda si distinguono due piumaggi, uno bruno uniforme, tipico di tutti i giovani e delle femmine, e uno più variopinto dei maschi. Il primo piumaggio non permette di distinguere le due specie, mentre i maschi si differenziano per una maggiore presenza di striature nere sul petto e sui fianchi bianchi e sul dorso nella passera sarda. La passera mattugia presenta una colorazione simile ai maschi delle altre due specie, ma con una macchia nera a forma di semiluna sulle guance, oltre ad essere leggermente più piccola. I giovani di questa specie hanno un piumaggio simile ma con colori meno accesi.